Punti fermi per gli anni decisivi

documento elaborato dal Centro Studi Diomede

Considerazioni generali

La priorità dell'attuale fase storica

Per un movimento militante è indispensabile identificare le priorità strategiche della fase storica in cui opera. Gli sconvolgimenti politici degli ultimi anni hanno cambiato radicalmente la situazione e lanciano una serie di sfide che dobbiamo raccogliere se non vogliamo ridurci a elemento passivo.
Contrariamente al cenacolo intellettuale che può, e talvolta deve, spaccare il capello in quattro discutendo del sesso degli angeli, un movimento militante deve, come un esercito sul campo di battaglia, concentrare le forze sui fronti principali in direzione dei punti strategici.
Disperdere le forze militanti in molteplici fronti secondari o logorarle in polemiche interne senza fine sarebbe fare un regalo al nemico.

Battaglia di difesa della famiglia - Lotta all'aborto

Il rapido invecchiamento dei popoli europei, provocato dalla denatalità e dall'aborto, minaccia la vita stessa dell'Europa e dei suoi popoli. Un popolo con tanti giovani è giovane, cioè forte, attivo, dinamico ed idealista.
Un popolo di anziani è anziano, cioè debole, rassegnato, borghese e pantofolaio. I figli sono indispensabili per il futuro biologico dei popoli e la famiglia è essenziale alla loro formazione fisica e spirituale. È dunque necessario combattere la battaglia contro l'aborto e a sostegno della famiglia, cellula base di ogni vera stabilità e della coscienza di popolo. La battaglia per la famiglia dovrà essere combattuta sul piano morale (opposizione alla legalizzazione dell'omosessualità, all'immoralità diffusa dal mondialismo, dall'edonismo borghese), ma anche su quello economico-sociale. Dobbiamo esprimere una critica radicale senza compromessi al sistema, succube della grande finanza, che tende per sua natura a soffocare la naturale economia di popolo basata da sempre sul nucleo familiare. Un popolo senza famiglia è solo una massa di schiavi. Un popolo senza figli è morto.
La famiglia si costituisce non su un contratto commerciale, ma su un patto inscindibile che Stato e Cultura nazionale devono proteggere sempre e comunque.

Opposizione totale all'immigrazione

La priorità strategica emersa negli ultimi anni è quella dell'immigrazione. Il fenomeno non è spontaneo. Al contrario è stato deciso, preparato, teorizzato e infine attivato ed alimentato dalle centrali mondialiste al fine di destabilizzare definitivamente l'Europa per minarne le basi spirituali ed inquinarne il comune patrimonio storico-culturale, provocando molteplici fratture interne, presupposti di innumerevoli conflittualitè di natura etnica, culturale e sociale. L'immigrazione serve inoltre al sistema per disporre di manodopera a basso costo che entrerà in diretta concorrenza con i lavoratori europei. L'unica risposta possibile a questa manovra del mondialismo che mira ad anniettare l'Europa è una opposizione totale ad ogni tipo di immigrazione extra-europea. È la richiesta inflessibile del rimpatrio di tutti gli immigrati.

Usura

Nel processo di liberazione del nostro popolo la lotta all'usura è fondamentale. L'usura, tramite le banche strangola la vita economica del popolo in tutte le sue manifestazioni. Tramite il FMI (Fondo Monetario Internazionale) e le banche internazionali soffoca tutte le Nazioni e crea carestia e morte dove dovrebbe esserci abbondanza e benessere. Il nostro dovere è spiegare cos'è l'usura, combatterla e formare isole di credito popolare che liberino definitivamente i debitori da questa lebbra.

Battaglia contro poteri occulti e mondialismo

Massoneria, società segrete, centri di poteri internazionali e cosmopoliti sono tutti tentacoli della piovra mondialista. Questi poteri occulti agiscono all'insaputa del popolo, fuori dal popolo, contro il popolo. Con questi nemici non si può scendere a patti. Una campagna contro i potrei occulti è presupposto indispensabile se vogliamo prevenire infiltrazioni, condizionamenti o inquinamenti: i traditori vanno stanati e smascherati in tempo. All'esterno il popolo deve vederci in prima linea nella lotta contro i poteri occulti, le logge, l'alta finanza bancaria, gli ambienti affaristici e contro tutti i tentacoli della piovra mondialista.

Emergenze organizzative

Un movimento in espansione deve dotarsi di strutture agili in grado di preparare i militanti senza ostacolare l'attività politica di base. Vanno quindi evitati i burocratismi interni e tutte quelle cariche che non sono realmente necessarie e servono quindi solo a soddisfare ambizioni e carrierismi personali. Se sul piano generale è necessaria la massima chiarezza circa i concetti fondamentali, a cominciare da quelli già esposti, a livello locale è altrettanto importante lasciare ai singoli nuclei la massima autonomia operativa sul territorio. Saranno i nuclei stessi, quando lo riterranno opportuno, a creare strutture di coordinamento sul territorio – comunale, provinciale, regionale o di altro tipo.

Formazione dei militanti

Nella formazione del militante sarà data grande importanza alla formazione caratteriale ed ideale: il cameratismo – con tutto ciò che questo implica nei rapporti interpersonali – il senso dell'Onore contrapposto all'edonismo, lo spirito di sacrificio, sono indispensabili per eliminare il personalismo, il moderatismo, le ambiguità borghesi e per forgiare un vero spirito legionario. Valido strumento d'appoggio in questa opera formativa sarà, come già in passato, l'opera di Codreanu.
Il miglior modo per riversare rapidamente ed ordinatamente su tutta la militanza la formazione di cui sopra è la costituzione di nuclei di militanti (cuib) che continuamente studino e mettano in pratica la nostra visione del mondo.

Campi e feste

Se la tradizione dei campi nazionali annuali va tenuta viva, è opportuno organizzare anche campi di tipo locale (ad esempio regionali) nelle diverse parti d'Italia al fine di radicare maggiormente il movimento sul territorio.
Nelle regioni dove siamo meno forti si potrà rimediare chiedendo l'appoggio di camerati di altre zone.

Fronte musicale

La musica è un fattore indispensabile per la politica giovanile. I camerati impegnati su questo fronte di attività con gruppi musicali, riviste, concerti e produzione di materiale, vanno appoggiati e favoriti. Questi militanti potrebbero eventualmente costituire un centro nazionale musicale con funzioni di reciproca assistenza.

Centro esteri

Nell'epoca della globalizzazione chiudersi nel piccolo nazionalismo sarebbe un suicidio. Parecchi militanti sono già in contatto con i camerati di altri paesi europei: è quindi auspicabile che si costituisca un centro esteri col compito di incoraggiare e coordinare queste attività e di favorire la cooperazione coi movimenti nazional-popolari europei. Per tutti i problemi di politica estera è importante consultarsi periodicamente con i camerati delle diverse nazionalità prima di assumere posizioni politiche riguardanti i loro paesi.

Autarchia militante

&EGRAVE necessario porsi il problema della sussistenza economica dei nuclei militanti. &EGRAVE chiaro che l'autofinanziamento classico (autotassazione militante) non permette di sostenere azioni politiche a largo raggio. D'altra parte eventuali finanziamenti esterni appaiono inaccettabili se non altro perchè costituiscono un ambiguo mezzo di condizionamento. &EGRAVE ormai tempo di studiare e mettere in cantiere iniziative economiche locali che assicurino l'autarchia dei nuclei militanti.

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